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Dropbox

Written By Unknown on Jumat, 29 November 2013 | 15.36

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Dropbox permette di memorizzare files online, accedendo da diverse locazioni e mantenendo sincronizzazione in modo automatico. Non solo: Dropbox permette di condividere automaticamente files tra utenti differenti mantenendo un'interfaccia utente estremamente semplice e intuitiva.


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Trovato senza vita a fianco di un iPhone 4S, sospetta morte per folgorazione

Un nuovo caso di folgorazione dovuta all'uso di iPhone è stato riportato dal Daily News Thailand. Il corpo senza vita di un ventottenne è stato trovato a fianco di un iPhone 4S in pessime condizioni collegato ad un alimentatore non ufficiale di terze parti probabilmente di tipo economico.

iPhone 5S, folgorazione

Secondo quanto riportato dalla pubblicazione asiatica, la polizia della provincia di Rayong ha trovato all'interno del suo domicilio il corpo di un uomo di cui non sono state diramate le generalità. Nella sua mano sinistra teneva ancora un iPhone 4S che palesava evidenti segni di bruciatura.

Il corpo presentava al momento del ritrovamento gravi ustioni sul torso e sul collo, elementi che hanno alimentato sin da subito i sospetti riguardo alla possibile morte per folgorazione. Prima di giungere a conclusioni certe, il cadavere è stato portato in ospedale per eseguire ulteriori indagini.

Le esatte circostanze del tragico avvenimento sono quindi ancora sconosciute, ma appare evidente che l'uso improprio di un caricabatterie non originale - e probabilmente venduto senza le certifiche necessarie - sia stata la causa delle scariche elettriche che hanno provocato la morte del ventottenne thailandese. Il padre aveva sentito alcune urla la sera precedente, ma per via dei continui fenomeni di sonnambulismo del figlio non aveva prestato attenzione all'avvenimento. Il corpo è stato ritrovato la mattina successiva, con lo smartphone ancora collegato alla presa elettrica.

Non si tratta del primo caso di morte dovuta all'uso di un caricabatterie non originale. Lo scorso luglio in Cina una donna era morta folgorata mentre utilizzava il proprio iPhone 5 e la stessa Apple aveva lanciato una campagna volta a sensibilizzare gli utenti riguardo all'uso di accessori e, nello specifico, caricabatterie originali.


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Bitcoin: furto a BIPS per 1 milione di dollari

Written By Unknown on Kamis, 28 November 2013 | 15.36

BIPS, fornitore di soluzioni di pagmento in Bitcoin, è stato vittima di un furto di oltre un migliaio di bitcoin per un valore che supera il milione di dollari. Il furto, 1295 bitcoin in totale, è stato perpetrato principalmente ai danni del patrimonio della compagnia, sebbene "diversi wallet dei consumatori" sarebbero stati compromessi nell'azione di hacking.

BIPS afferma di essere stato colpito inizialmente da un attacco DDoS lo scorso 15 novembre e in seguito da un attacco il 17 novembre durante il quale sono stati sottratti i fondi. Il provider ha rilasciato alcune informazioni sull'attacco a pochi giorni di distanza dall'accaduto, ma i dettagli di tutta la vicenda sono stati divulgati solo lo scorso venerdì.

Secondo quanto affermato da BIPS, gli attacchi hanno avuto origine dalla Russia e da Paesi confinanti, sebbene sia sempre piuttosto difficile riuscire a compiere una corretta attribuzione per questo genere di azioni criminali. Il provider si è ora rivolto alle autorità, anche se ha già fatto sapere che presto chiederà agli utenti il permesso di rivelare le informazioni circa i loro bitcoin. In ogni caso, anche con il coinvolgimento delle autorità, difficilmente gli utenti caduti vittima loro malgrado di questa vicenda potranno riuscire a recuperare i fondi sottratti. E' inoltre interessante osservare che al momento del furto il valore dei bitcoin sottratti ammontava a circa 650 mila dollari, ora cresciuto ad oltre 1 milione data la recente impennata nel valore della moneta digitale.

Intanto BIPS, che offre wallet online per stoccare Bitcoin, ha avvertito il pubblico che le grandi quantità della moneta digitale dovrebbero essere conservate su wallet offline che sono al riparo dalla minaccia degli hacker. "I web wallet sono come un normale portafoglio dove inserire piccole quantità di contanti e non è inteso come uno strumento per conservare grandi patrimoni. Gli attacchi non sono isolati alla nostra realtà e se conservate grosse somme di bitcoin su web wallet di terze parti dovreste cercare una soluzione alternativa il prima possibile" ha affermato Kris Henriksen, fondatore di BIPS.

Si tratta del secondo importante furto di bitcoin avvenuto nel mese di novembre, con un altro servizio di wallet online, Inputs.io, che all'inizio del mese è stato vittima di una sottrazione illecita di 4100 bitcoin.


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Gionee Elife E7 punta a divenire il miglior camera-phone Android sul mercato

Viene annunciato come il miglior cameraphone Android disponibile sul mercato il nuovo Gionee Elife E7, ennesima produzione proveniente dalla Cina per un mercato che sembra insaziabile di nuove proposte. Al suo interno troviamo AMIGO 2.0, interfaccia grafica estremamente personalizzata dal team alla base del nuovo dispositivo.

Gionee Elife E7

Come riporta GSM Arena, la versione con supporto alle reti 4G LTE-A (Elife E7L) introduce per la prima volta una CPU basata su architettura Krait 400 di Qualcomm a 2,5GHz (MSM8974AC), mentre sul modello tradizionale verrà proposto un più comune Qualcomm Snapdragon 800 da 2,2GHz. Il modello da 16GB di storage sarà dotato di 2GB di RAM, che diventano 3GB nel modello con memoria flash da 32GB.

Elife E7 annovera un display JDI (Japan Display) da 5,5 pollici con risoluzione Full HD e densità di pixel oltre i 400PPI protetto da un pannello in vetro Gorilla Glass 3.

Nonostante le ottime caratteristiche tecniche, il presunto punto forte della nuova produzione cinese sarà la fotocamera: questa utilizzerà un sensore da 16MP, in cui ogni pixel avrà una dimensione superiore allo standard di mercato (1.34 µm), e l'obiettivo sarà prodotto su base Largan M8. La fotocamera anteriore sarà addirittura da 8 megapixel.

Il tutto verrà alimentato da una batteria non rimovibile da 2.500mAh, caratteristica che sulla carta potrebbe rappresentare il punto debole del nuovo Elife E7, assieme all'assenza della possibilità di espansione dello storage integrato con una scheda di memoria SD accessoria.

Gionee Elife E7

Gionee Elife E7 sarà disponibile in Cina a partire dal 5 dicembre nei colori nero, bianco, blu, rosa, verde, giallo e arancione. La variante da 16GB verrà proposta a 2.699 Yuan (circa 325€), mentre quella da 32GB avrà un prezzo pari a 3.199 Yuan (386€ circa al cambio attuale). Elife E7L sarà invece proposto a 3.499 Yuan (circa 420€).

A differenza di molte produzioni cinesi, Elife E7 sarà disponibile anche oltre i confini dello stato asiatico nei primi mesi del 2014.


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Microsoft risponde ai problemi di surriscaldamento di Surface 2, il fix è in arrivo

Written By Unknown on Rabu, 27 November 2013 | 15.36

Surface 2 Pro è una delle proposte più interessanti per quanto riguarda il mercato dei tablet, come abbiamo evidenziato nella nostra recente analisi. A fronte di un prezzo sensibilmente più elevato rispetto alle proposte basate su ARM, offre tutte le potenzialità disponibili sul mercato ultrabook in un prodotto di dimensioni limitate e con tutti i vantaggi di portatilità del mondo dei tablet. Il secondo modello corregge i problemi di Surface Pro, primo fra tutti la risicata autonomia.

Le nuove versioni sono disponibili da alcune settimane e alcuni problemi di gioventù sono già stati corretti mediante aggiornamenti, tuttavia alcuni utenti hanno manifestato un comportamento anomalo del display di Surface 2 e Surface 2 Pro, la cui luminosità viene configurata ai valori minimi quando il dispositivo è sottoposto ad attività prolungate che richiedono un grosso carico computazionale che ne aumenta leggermente la temperatura delle componentistiche interne.

Microsoft Surface 2 Pro

"Sto usando il mio Surface 2 da una settimana e mi trovo benissimo, tranne quando gioco ad Halo: Spartan Assault", si legge sui forum di supporto Microsoft ufficiali. "La parte posteriore diventa particolarmente calda quando gioco (che non mi interessa) ma poi il mio Surface abbassa la luminosità dello schermo al livello più basso possibile. Devo mettere il gioco in pausa ed aspettare che il Surface si raffreddi prima di continuare a giocare. Questo non è accettabile per me."

Altri utenti hanno risposto riportando problemi analoghi a quelli dell'utente di cui sopra, pensando che l'unità acquistata fosse difettosa. È arrivata da alcune ore la risposta di un portavoce di Microsoft a rassicurare gli utenti, informandoli che l'abbassamento della luminosità dello schermo non è altro che una procedura sviluppata in fase di progettazione per prevenire un riscaldamento eccessivo del dispositivo.

Microsoft è al lavoro su un aggiornamento che dovrebbe rivedere il modo in cui Surface 2 e Surface 2 Pro fronteggiano l'aumentare della temperatura, e rimuovere tale feature considerata "non necessaria" in alcuni scenari d'uso: "I dispositivi Surface possono oscurare lo schermo in caso di aumento della temperatura, dovuto ad attività estese che richiedono grossi carichi computazionali, come i videogiochi. È una nostra priorità fornire la migliore esperienza possibile ai nostri clienti sui loro dispositivi. Stiamo lavorando su un aggiornamento che rimuoverà questo comportamento non necessario", sono le parole di Microsoft.

L'aggiornamento potrebbe arrivare anche entro la fine della giornata e al momento attuale l'unico metodo per ripristinare la corretta luminosità del display è, come informato da Microsoft, aspettare qualche minuto per riprendere a giocare o le attività che si stavano svolgendo precedentemente.


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Qualcomm Toq disponibile per il preordine a partire dal prossimo 2 dicembre

Annunciato lo scorso settembre nel corso dell'ultimo IFA di Berlino, Qualcomm Toq ha inaspettatamente lanciato l'azienda produttrice di SoC mobile nel mondo degli smartwatch. Stando al comunicato ufficiale diffuso in queste ultime ore il primo orologio intelligente di Qualcomm dovrebbe essere disponibile per il preordine a partire dal prossimo 2 dicembre ad un prezzo di 349$.

I preordini sono per il momento riservati al modello di colorazione nera, la versione bianca sarà resa disponibile tra qualche settimana.

Qualcomm Toq
SoC ARM Cortex M3 200MHz (non Snapdragon)
Display 288x192 a colori 1.55 pollici basato su tecnologia Mirasol
Dimensioni

Cinturino adatto a polsi di dimensioni da 6 a 8.7 pollici

superficie superiore di 43.3x47.6x9.96mm

Peso 0,2 libbre
OS ThreadX, compatibile con Android 4.0.3 o successivi
I/O Bluetooth

Fiore all'occhiello di Toq è sicuramente il suo display touch a colori basato su tecnologia Mirasol, che permette una visualizzazione ottimale anche sotto il sole assieme a consumi energetici praticamente irrisori. Grazie a Mirasol, il display di Toq può restare sempre accesoconsentendo autonomie teoriche decisamente di ottimo livello, sfiorando la settimana di utilizzo. Secondo Qualcomm, infatti, Toq può raggiungere anche i 5 giorni di utilizzo continuato.

Il design è essenzialmente privo di bottoni e connettori, mentre la batteria è posizionata nella parte opposta del display, sul cinturino. La ricarica avviene esclusivamente tramite sistema induttivo, quindi senza fili, grazie all'accessorio fornito in dotazione acquistando lo smartwatch. Per quanto riguarda la compatibilità, Toq richiede l'ausilio di un dispositivo Android 4.0.3 o successivo per poter gestire tramite app dedicata messaggi di testo, chiamate, rubrica e ascoltare la musica tramite le cuffie wireless. Non è esclusa una futura apertura anche ai dispositivi iOS.


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Need for Speed Rivals: come rimuovere il limite dei 30fps

Written By Unknown on Selasa, 26 November 2013 | 15.36

Ha destato molto scalpore il fatto che la versione PC di Need for Speed Rivals sia limitata a 30fps, come le controparti console. Ciò, a quanto pare, non dipende da una negligenza del team di sviluppo, quei Ghost Games che prendono in mano la serie Need for Speed proprio con questo episodio, ma da un limite tecnico dell'infrastruttura tecnologica.

Need for Speed Rivals

Sembra, infatti, che la simulazione necessiti che il motore grafico rimanga sui 30fps per continuare a funzionare in maniera attendibile. Il tutto perché il nuovo Need for Speed integra il multiplayer all'interno del single player e ha pertanto bisogno di sincronizzazioni ogni volta che un giocatore tenta di entrare nella partita in corso.

Fatto sta che si possono forzare i 60 fps, ma la simulazione continuerà a "ragionare" in termini di 30fps, e questo vorrà dire che le vetture andranno innaturalmente più veloci, precisamente del doppio. Su Guru3D, però, degli utenti hanno trovato una soluzione che sembra un discreto compromesso.

Per giocare a 60fps, bisogna, infatti, lanciare il gioco con la seguente riga di comando (sostituendo, ovviamente, la prima parte con l'indirizzo della cartella in cui è stato installato il gioco):

"C:\Program Files (x86)\Need for Speed(TM) Rivals\NFS14.exe" -GameTime.MaxSimFps 60 -GameTime.ForceSimRate 60.0

Ghost Games, naturalmente, è a conoscenza di questo rimedio, ma ha deciso di non utilizzarlo perché non funziona sempre. Quando la complessità grafica aumenta o quando un giocatore esterno tenta di entrare nella partita, infatti, diminuisce la velocità della simulazione.

Tuttavia, se si gioca unicamente in single player si possono ripristinare i 60fps originali, e avere un netto miglioramento per la grafica.


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Smart watch bestseller? Non per il Natale 2013

La società di analisi di mercato Gartner sostiene che i consumatori non manifesteranno, durante la stagione delle compere natalizie 2013, un particolare interesse concreto verso gli smart watch, nonostante il chiacchiericcio che circonda questa nuova categoria di dispositivi. Il prezzo considerevole assieme ad una value proposition poco chiara porterà i consumatori ad orientare la propria spesa verso i tablet e verso le cosiddette "fitness band", con gli smart watch che non saranno in grado di generare volumi di vendita significativi.

Gli smart watch fanno parte del mercato dei dispositivi indossabili che raccoglie una varietà di dispositivi destinati a settori verticali. Gli stessi smart watch non sono dispositivi inediti, ma rappresentano di fatto un'evoluzione degli accessori del mondo sportivo e del mondo sanitario, in un tentativo di aggredire il mercato consumer di massa aggiungendo varie funzionalità di comunicazione e multimediali.

Annette Zimmerman, principal research analyst per Gartner, ha commentato: "Samsung e altri vendor si stanno approcciando al segmento degli smart watch, anche se i prodotti proposti fino ad ora hanno mostrato abbastanza poco in termini di design, di disponibilità delle app e funzionalità. Come conseguena Gartner prevede che i dispositivi indossabili resteranno almeno fino al 2017 un accompagnamento agli smartphone, con meno del'1% dei premium user di smartphone che passeranno ad una combinazione tablet e dispositivo indossabile".

Negli smart watch attualmente disponibili sul mercato si può riscontrare un'ampia gamma di specifiche tecniche e funzionalità, con alcuni modelli che potenzialmente potrebbero sostituire interamente uno smartphone grazie all'integrazione di varie tecnologie. "L'aspetto conveniente di usare un orologio per l'interazione con i dispositivi, lasciando questi ultimi in borsa o in tasca, è qualcosa con cui gli utenti inzieranno a relazionarsi e del quale inizieranno a riconoscere il valore. Ci sono però significative barriere all'adozione sul mercato di massa, incluso un interesse abbastanza basso, una scarsa conoscenza tra i consumatori, un design poco accattivante ed il prezzo" ha sottolineato Zimmerman.

In particolare la mancanza di un design innovativo non sta consegnando agli smart watch la necessaria attrattiva per il mercato di massa. La maggior parte dei prodotti che sono stati progettati o lanciati fino ad ora hanno un aspetto che in molti non troveranno alla moda per via delle loro dimensioni. Gartner afferma che i vendor dovrebbero tentare di trovare un blanciamento tra un design accattivante ed un'autonomia operativa elevata, dato che entrambi gli aspetti giocheranno un ruolo significativo nelle decisioni di acquisto dei consumatori. I cosiddetti "early adopter" potrebbero comunque non essere particolarmente condizionati dal design, ma i consumatori del mercato di massa tendono invece a decidere sulla scia dell'aspetto, del materiale e dei colori, seguendo uno schema più emozionale.

"Gli utenti si attendono qualocosa in più da una nuova categoria di prodotti che sostiene di essere innovativa, e ad un prezzo di 200-300 dollari. Allo stesso prezzo si può acquistare un tablet con una discreta rassegna di funzionalità. Per la prossima stagione delle festività gli utenti saranno più inclini a scegliere un tablet invece che uno smartwatch, se la value proposition di questi dispositivi non diventa più chiara" osserva Zimmerman.

Il successo degli smart watch, inoltre, non sarà decretato solamente dall'hardware. Le app e l'interoperabilità tra i dispositivi saranno elementi di differenziazione chiave e in grado di portare brand loyalty e customer engagement verso quei vendor che investiranno risorse per allevare la community degli sviluppatori.

Angela McIntyre, research director per Gartner, spiega: "L'interoperabilità e le app danno agli smart watch più valore di quanto non ne abbiano individualmente. Anche se gli smart watch giocano un ruolo di supporto agli smartphone, progettarli solamente come un device secondario li consegnerà al fallimento. I sensori, gli accelerometri, i giroscopi, le fotocamere offriranno agli sviluppatori software una grande flessibilità per creare app per un'ampia gamma di impieghi".

L'interoperabilità tra gli smart watch e dispositivi differenti dallo smartphone o tablet porterebbero nuove funzionalità agli utenti. Alcuni smart watch includono la capacità di abbinarsi direttamente con un auricolare bluetooth per effettuare chiamate telefoniche o per evitare di arrecare disturbo al prossimo con la riproduzione di musica. Gli smart watch potrebbero inoltre collegarsi direttamente ad una rete WiFi, abilitando per gli utenti una serie di funzionalità di comunicazione indipendentemente dallo smartphone.

In questa fase iniziale della diffusione di smart watch e di dispositivi indossabili, c'è una bassa disponibilità di app. Una volta che gli smart watch arriveranno sul mercato di massa, i vendor si troveranno a fronteggiare nuove sfide correlate all'impiego degli smartphone sul luogo di lavoro e negli scenari BYOD. Le aziende dovranno proteggere la loro proprietà intellettuale e stanno inziando a porsi le problemetiche simili a quelle che si posero quando iniziaro a circolare sul mercato i primi camera-phone. I vendor di smart watch devono coinvolgere i fornitori di soluzioni di device management per incrementare l'accettazione da parte delle aziende.


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John Carmack abbandona id Software

Written By Unknown on Senin, 25 November 2013 | 15.36

John Carmack ha cominciato a collaborare con Oculus VR nello scorso agosto, quando si è trasferito nella sede di Dallas della società che si sta occupando dello sviluppo di questa avveniristica soluzione di realtà virtuale. Ed è stato amore a prima vista, perché questo nuovo impegno progressivamente lo ha allontanato da id Software, la società che aveva fondato nel 1991, fino alle dimissioni annunciate nel fine settimana.

John Carmack

"John Carmack si sta interessando su tecnologie estranee allo sviluppo di videogiochi, e ha abbandonato il nostro studio", ha detto Tim Willits, direttore id Software, a Ign. "Il lavoro di John su id Tech 5 è finito, e per questo la sua partenza non pregiudicherà i nostri progetti in corso. Siamo fortunati ad avere un brillante gruppo di programmatori in id che ha lavorato con John, per cui porteremo avanti la tradizione del nostro studio di fare grandi giochi con tecnologie all'avanguardia. Auguriamo ogni bene a John!"

Nello scorso agosto, quando Carmack raggiunse la dirigenza di Oculus VR, si disse che il suo impegno in id Software sarebbe rimasto immutato. Ma evidentemente Carmack si è sempre più affezionato alla realtà virtuale, come confermava apertamente nella nostra intervista (vedi sotto) a Montreal dello scorso mese, quando ha partecipato agli Editor's Days di Nvidia. In quell'occasione ci disse che non era più coinvolto nello sviluppo di DooM 4 o di un ipotetico id Tech 6, mai confermato ufficialmente.

Nonostante le parole di Willits, inoltre, è chiaro che per id Software questo è un duro colpo, che inevitabilmente riduce il carisma e il potenziale del gruppo texano. Carmack è stato un luminare dell'avanzamento tecnologico nella grafica, e ha dispensato nel corso degli anni tante idee brillanti che hanno consentito di avere motori grafici sempre più validi.

Il suo addio a id Software, per questi motivi, sancisce sicuramente la fine di un'epoca, ed evidenzia come il miglioramento della grafica non sia più il traino dell'evoluzione nei videogiochi.


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Driver AMD Catalyst 13.11 beta v9.4

scheda aggiornata 19 minuti fa

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Driver beta per schede video AMD delle famiglie Radeon HD dalla serie 5000 a quella 7000, compatibili con i sistemi operativi Windows 7, Windows 8 e Windows 8.1. Di seguito le principali note fornite a corredo.

Feature Highlights of The AMD Catalyst 13.11 Beta 9.4 Driver for Windows:

  • Includes all Feature Highlights of The AMD Catalyst 13.11 Beta9.2 Driver
  • May resolve intermittent black screens or display loss observed on some AMD Radeon™ R9 290X and AMD Radeon R9 290 graphics cards
  • Improves AMD CrossFire™ scaling in the multi-player portion of Call of Duty®: Ghosts
  • AMD Enduro Technology Profile updates:
  • XCOM: Enemy Unknown
  • Need for Speed Rivals

Feature Highlights of The AMD Catalyst 13.11 Beta Driver for Windows

  • Includes support for the new products:
    • AMD Radeon™ R9 280X
    • AMD Radeon R9 270X
    • AMD Radeon R7 260X
    • AMD Radeon R7 250
    • AMD Radeon R7 240

Compatible Operating Systems

The AMD Catalyst 13.11 Beta Driver for Windows is designed to support the following Microsoft Windows platforms:

  • Windows 8.1 (32 & 64-bit version)
  • Windows 8 (32 & 64-bit version)
  • Windows 7 (32 & 64-bit version with SP1 or higher)

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Einhorn: "Apple potrebbe fare di più per gli investitori"

Written By Unknown on Minggu, 24 November 2013 | 15.36

Durante un'intervista alla CNBC l'investitore David Einhorn, presidente della società di gestione di fondi di investimento Greenlight Capital, ha espresso qualche considerazione sulla gestione che Apple sta facendo del capitale a sua disposizione, affermando che la compagnia non sta facendo abbastanza per gli investitori.

Einhorn ha affermato che darebbe ad Apple un voto di "C+" in termini di gestione del capitalae ma che all'inizio dell'anno, quando ha intrapreso un'azione legale contro la compagnia della Mela per spingerla ad emettere un dividendo periodico per ridistribuire agli investitori la propria liquidità, avrebbe dato un voto di "D-".

"Credo che possa essere fatto molto di più e che probabilmente porterebbe a sbloccare ancor più valore, anche se adesso le cose non sono così male da doversi lamentare" ha dichiarato Einhorn.

Greenlight Capital ha acquistato azioni Apple circa tre anni fa. L'intento originario era quello di essere un azionista passivo, ma con l'accumulo di liquidità da parte della compagnia e il calo del valore di mercato Einhorn ha visto la situazione "scappare di mano".

Secondo Einhorn Apple ha iniziato ad accumulare liquidità per via di una cultura allevata dal fondatore Steve Jobs, per il quale Einhorn riconosce il merito di aver portato la compagnia a risorgere dalle ceneri. Einhorn ritiene però senza senso il livello di liquidità attualmente accumulato da Apple, che ammonta a circa http://www.cnbc.com/id/101218297.


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Disponibile Dropbox v.3 per iOS 7 con supporto a AirDrop

Dropbox ha da poco reso disponibile un aggiornamento della propria app dedicata ai sistemi iOS7. Con questo update sono state introdotte svariate novità sia a livello di interfaccia sia per quanto riguarda nuove funzionalità.

Gli sviluppatori hanno lavorato per migliorare l'esperienza d'uso su dispositivi iPad: ora basta un semplice tap su file supportati o foto per attivare la visualizzazione a tutto schermo. Tra i nuovi file supportati Dropbox pone l'accento sul formato .PDF per il quale ora è disponibile un nuovo viewer integrato.

Tra le novità più interessanti citiamo l'upload automatico delle fotografie e il supporto alla funzionalità AirDrop per la condivisione di contenuto con altri dispositivi collocati a breve distanza: il trasferimento avviene sfruttando le tecnologie wireless presenti sul dispositivo. Qui di seguito tutte le informazioni diffuse con l'aggiornamento:

What's New in Version 3.0

• Beautiful new design for iOS 7
• Streamlined iPad experience: just tap on your files and photos to toggle fullscreen
• Improved sharing and exporting makes it easier than ever to send files to your favorite apps
• AirDrop support lets you send links and files in a snap
• Seamlessly save videos to your library
• Speed! Faster launch, photo loading, and video playback
• Oodles of PDF viewing updates

Inoltre viene indicata anche la risoluzione di svariati bug e di altri problemi relativi al rendering di contenuti HTML. Questo è il link per il download.
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Nuove indiscrezioni su LG Odin: octa-core da 2.0GHz da integrare nei successori di G2 e G Pad

Written By Unknown on Sabtu, 23 November 2013 | 15.36

LG vuole entrare nel mercato dei produttori di chip, e lo dimostrano le prime speculazioni sulle presunte prime fasi di test di due CPU proprietarie per il mercato mobile, note con il nome di Odin. Come scrive il sito coreano DigitalTimes, avremo una proposta quad-core, con frequenza operativa di 2.2GHz ed architettura Cortex-A15, ed una basata sull'uso di due CPU da quattro core ciascuna in configurazione big.LITTLE.

LG G2

Si tratta del medesimo approccio adottato da Samsung su alcune versioni locali di Galaxy S4 e Note III, con il suo Exynos 5 Octa proprietario: big.LITTLE permette l'uso in momenti diversi di due CPU poste nello stesso package in base alla richiesta del sistema: quando necessario verrà attivata la CPU basata su architettura Cortex-A15, mentre quando non è richiesta un'elevata potenza computazionale si attiverà esclusivamente il Cortex-A7 che permette un consistente risparmio energetico.

ARM ha dimostrato recentemente un funzionamento differente della tecnologia mediante l'applicazione di una patch software, che tuttavia non è stato supportato direttamente da Samsung per via valori energetici e di temperatura ben oltre le soglie previste dalla società nella progettazione dei vari dispositivi. Al momento attuale non sappiamo quale sia l'approccio di LG con le due CPU della famiglia Odin, anche se ci sembra più probabile la soluzione più conservativa, in linea con quanto stabilito da Samsung in passato.

Nel modello in fase di test da LG, secondo le speculazioni, il Cortex-A15 sarà dotato di quattro core da 2.0GHz, mentre la CPU meno potente avrà una frequenza operativa di 1.4GHz. La GPU adottata nel modello da otto core sarà l'ultimo modello presentato da ARM, la Mali-T760, ma ci sembra improbabile che un prodotto annunciato da così poco tempo possa venire già utilizzato all'interno di sample di pre-produzione da società terze.

Fra le altre GPU previste all'interno dei due SoC vengono citati altri modelli specifici, sempre di ARM: Mali-T604/T624 e T720. I due SoC Odin saranno sviluppati con un processo produttivo a 28nm e avranno destinazioni d'uso sensibilmente differenti: il quad-core è pensato per essere inserito all'interno delle SmartTV, mentre potremo trovare l'octa-core basato su architettura big.LITTLE sui prossimi top di gamma della società sudcoreana.


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EA rivela la data di rilascio di Plants vs Zombies Garden Warfare con un video da 10 minuti

EA e lo sviluppatore PopCap hanno rivelato che Plants vs Zombies Garden Warfare arriverà su Xbox 360 e Xbox One il prossimo 18 febbraio per il Nord America e il 20 febbraio per l'Europa, mentre successivamente uscirà anche nel formato PC.

Come precedentemente annunciato, si tratta di uno sparatutto in terza persona che inserisce i personaggi del classico gioco bidimensionale in una nuova frenetica struttura di gioco. I giocatori potranno impegnarsi in diverse modalità di gioco multiplayer, come Tombe e giardini e Annientamento a squadre, in cui si affrontano due squadre composte da 12 giocatori, e una cooperativa a quattro giocatori chiamata Operazione Giardino.

Su Xbox One, Plants vs Zombies Garden Warfare include due modalità extra: la modalità cooperativa in locale con schermo condiviso e la Modalità Boss. Con la modalità schermo condiviso, i giocatori potranno formare una squadra con un amico e combattere contro un'orda di zombie senza fine comodamente seduti sul divano.

In Modalità Boss sarà possibile utilizzare il sensore Kinect o un dispositivo SmartGlass in qualsiasi altra modalità di gioco per aiutare le proprie squadre. La visuale dall'alto del campo di battaglia darà la possibilità ai giocatori di aiutare i compagni di squadra con informazioni, punti salute, postazioni di cura e attacchi di artiglieria esplosiva.

Sono stati rivelati anche i prezzi delle versioni console: €39,90 per Xbox One e €29,90 per Xbox 360.


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Broadwell-K: la CPU enthusiast di Intel in arrivo a fine 2014

Written By Unknown on Jumat, 22 November 2013 | 15.36

Debutto alla fine del 2014 per i primi processori Intel Broadwell-K, soluzioni che saranno abbinate a schede madri socket 1150 LGA e che adotteranno la nuova generazione di architettura di CPU Intel destinata ai modelli della famiglia Core.

Questi processori saranno posizionati, stando alle informazioni rese disponibili dal sito CPU-World, nel segmento top di gamma delle soluzioni desktop; la sigla K inserita nel nome lascia anche intendere come queste CPU saranno dotate di moltiplicatore di frequenza sbloccato verso l'alto.

L'architettura Broadwell è derivata da quella Haswell attualmente disponibile in commercio con i processori della famiglia Core presenti a listino. La principale novità riguarda il passaggio alla tecnologia produttiva a 14 nanometri, al posto di quella a 22 nanometri attualmente adottata.

Una delle caratteristiche tecniche segnalate per questi processore è l'integrazione della componente GPU Intel Iris Pro (GT3), abbinata a memoria eDRAM da 128 Mbytes dedicata. Si tratta dello stesso approccio seguito da Intel per alcuni processori della famiglia Haswell destinati a sistemi mobile di fascia più alta, per i quali questa componente GPU permette di sostituire brillantemente una scheda video discreta anche di fascia media. Resta da capire sino a che punto una GPU integrata possa essere utile in un processore desktop destinato alla fascia più alta del mercato, proposta tipicamente abbinata ad una scheda video discreta dalla potenza di calcolo elevata.

Ricordiamo come le CPU Broadwell-K richiederanno nuove schede madri   basate su chipset della serie 9; al momento attuale sappiamo che Intel sta predisponendo i modelli Z97 e H97 per questa tipologia di piattaforme. Broadwell-K sarà abbinato a socket 1150 LGA, caratteristica che porta a far pensare alla compatibilità anche con le schede madri dotate di chipset Intel della serie 8 attualmente presenti in commercio; questi chipset, tuttavia, non passeranno attraverso il processo di validazione di Intel pertanto il supporto ufficiale non sarà garantito.


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HyperSnap

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Utility che permette di realizzare screenshot da qualsiasi applicazione: desktop, giochi, player DVD ecc.
Le funzioni di cattura permettono di salvare immagini sia dalle più comuni applicazioni in finestra sia durante l'utilizzo di librerie DirectX/Direct3D, OpenGL e Glide, le modalità, interfacce di programmazione, tipiche dei videogiochi.

Nell'ultima release sono stati implementati nuovi strumenti di manipolazione per evolute funzionalità di: "cattura, modifica e note di commento" alle immagini. Cattura di immagini da modalità/librerie grafiche dedicate come DirectX™ e Glide™ nei videogiochi, overlay e molto altro per DVD e riproduttori video.


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Khronos Group ratifica le specifiche OpenCL 2.0

Written By Unknown on Kamis, 21 November 2013 | 15.36

Nel corso della giornata di lunedì Khronos Group ha annunciato la ratifica ed il rilascio pubblico delle specifiche OpenCL 2.0, una evoluzione dello standard gratuito e aperto volto ad una semplificazione delle attività di programmazione parallela. Con un migliorato modello di esecuzione ed un sottoset del modello memoria C11 e C++11, OpenCL offre l'accesso ad una più vasta gamma di algoritmi e percorsi di programmazione che possono essere facilmente accelerati per migliorare le prestazioni.

Neil Trevett, presidente del gruppo di lavoro OpenCL, presidente di Khronos Group e vicepresidente mobile content per NVIDIA, ha commentato: "Khronos ha ricevuto un significativo e profondo riscontro da parte degli sviluppatori sulla release provvisoria di OpenCL 2.0, con molti dei suggerimenti che sono stati adottati o che saranno assorbirei con le funzionalità hardware emergenti, con la continua evoluzione di questa piattaforma di programmazione parallela allo stato dell'arte. OpenCL continua ad avere spinta sul desktop, sul mobile e sui dispositivi embedded grazie all'offerta di un ambiente di programmazione unificato per bilanciare in maniera dinamica le risorse CPU, GPU e DSP nei SoC mobile per casi d'uso avanzati dalla vision processing per la realtà aumentata alla simulazione fisica per il gaming mobile".

Gli aggiornamneti a OpenCL 2.0 comprendono:

-Memoria virtuale condivisa: i kernel host e device possono condividere direttamente strutture dati complesse e contenenti puntatori, come alberi e liste collegate, offrendo una significativa flessibilità di programmazione ed elimindando i dispendiosi trasferimenti dati tra host e device.

-Parallelismo annidato: i kernel device possono accodare kernel allo stesso dispositivo senza interazione host, dando la possibilità di adottare flessibili paradigmi di scheduling del lavoro ed evitando la necessità di trasferire il controllo di esecuzione ed i dati tra il device e l'host, con un significativo alleggerimento dei colli di bottiglia per il processore host.

-Spazio di indirizzamento generico: le funzioni possono essere scritte senza specificare uno spazio indirizzi per gli argomenti, si tratta di una funzione utile per gli argomenti dichiarati come puntatore o come tipo, eliminando la necessità per le funzioni multiple di essere scritte per ciascun spazio indirizzi usato in un'applicazione.

-Immagini: migliorato il supporto di immagini incluse le immagini sRGB e le image writes 3D, l'abilità per il kernel di leggere e scrivere sulla stessa immagine e la creazione di immagini OpenCL da una texture OpenGL mip-mapped o multi-sampled per una migliore interoperabilità OpenGL.

-C11 Atomics: un subset C11 di operazioni atomic e di sincronizzazione che permettono di rendere visibili gli assegnamenti di un work-item in altri work-item in un work-group, attraverso work-group in esecuzione su un dispositivo o per la condivisione di dati tra il dispositivo OpenCL e l'host.

-Pipes: OpenCL 2.0 mette a disposizione una serie di funzionalità integrate per i kernel di leggere scrivere una pipe, offrendo la programmazione diretta delle strutture dati della pipe che possono così essere ottimizzate da parte di chi implementa OpenCL.

-Android Installable Client Driver Extension: permette alle implementazioni OpenCL di essere caricate come oggetto condiviso su sistemi Android.

Il supporto alle nuove specifiche OpenCL 2.0 è già stato assicurato da varie compagnie di spessore tra le quali Adobe, AMD, Imagination Technologies e Vivante.


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FurMark

scheda aggiornata 34 minuti fa

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FurMark è un benchmark in OpenGL focalizzato sul rendering delle pellicce, che permette sia di valutare le prestazioni velocistiche della propria GPU che metterla sotto stress.

Queste le modifiche inserite in questa ultima versione:

  • Support of latest GeForce GTX 700 (GTX 780, GTX 770 and GTX 760) and AMD Radeon HD 7990 and GPU monitoring tools have been updated to their latest versions (GPU Shark 0.7.3 and GPU-Z 0.7.2)
  • Update: added support of recent AMD Radeon and NVIDIA GeForce graphics cards.

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uTorrent

Written By Unknown on Rabu, 20 November 2013 | 15.36

scheda aggiornata 35 minuti fa

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µTorrent è un client per reti P2P basate sul protocollo BitTorrent. Progettato per avere un impatto minimo sulle prestazioni del sistema su cui viene installato, questo software riesce ad offrire in meno di 300Kbyte le stesse funzionalità di altri client torrent più pesanti come BitComet o Vuze.

Il software può essere utilizzato per scaricare e condividere file di vario tipo ed offre la possibilità interrompere e riesumare i file in download in un secondo momento. Il programma è stato sviluppato in C++ ed è rilasciato gratuitamente con licenza closed source.


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La reflex Nikon D5300 litiga con gli obiettivi Sigma, presto un aggiornamento

Come riportato da DPReview, Sigma corre ai ripari per alcuni problemi sorti con diversi obiettivi e la reflex Nikon D5300 nello specifico. Gli obiettivi dotati di motore autofocus interno possono infatti non funzionare a dovere in modalità Live View con questa macchina fotografica, oltre ad alcuni problemi segnalati riguardanti il sistema di stabilizzazione, anche questo non funzionante.

Per ora non abbiamo trovato nulla in italiano sul sito di M-Trading (importatore ufficiale per l'Italia), ma sul sito Sigma Global è possibile saperne di più su cosa in effetti succeda e quali soluzioni si possano adottare.

Information Regarding the Nikon D5300 Cameras

Thank you very much for purchasing and using Sigma products. We have found that the current firmware of our Nikon fitting interchangeable lenses may not work properly with the Nikon D5300's OS and Live View Auto Focus functions.

For those customers who own Sigma lenses in Nikon mount, we are going to provide a free firmware update service.

Please note that all the products we dispatch from the factory will have the latest firmware.

Phenomenon

Without the latest firmware, the OS and Live View Auto Focus functions do not work properly when it is used with the Nikon D5300.

Concerned Products

Nikon fitting interchangeable lenses that incorporate an internal motor

Firmware upgrade cannot be applied to the lenses that do not have an internal motor. For some discontinued products, we may not be able to offer the firmware update due to the discontinuation of related repair parts. Please contact your nearest authorized Sigma distributor for the further details.

For those customers in need of the latest firmware, we are going to provide free firmware update from November 20th. For discontinued products, please contact your nearest authorized Sigma distributor for the further details.

For lenses that are compatible with the SIGMA USB DOCK, it is possible to update them via SIGMA Optimization Pro.

For detailed information on the SIGMA USB DOCK, please find it from the below link;
http://www.sigma-global.com/en/lenses/cas/product/usb.html

For the detailed information on the SIGMA Optimization Pro, please find it from the below link;
http://www.sigma-global.com/download/en/index.html

Local Service Center

You can contact your nearest authorized Sigma distributor for the firmware update. From the link below, you can see where to contact in our world network.
http://www.sigma-photo.co.jp/english/network/index.html

Compatibility Sticker

We are going to put the sticker to all Nikon fitting lenses that we will dispatch from the factory from now on.

Sigma si assume la responsabilità del problema, promettendo già a partire da oggi il rilascio di un firmware gratuito per risolvere i fastidiosi inconvenienti. L'aggiornamento del firmware può avvenire attraverso Sigma Optimization Pro, a patto che la lente sia compatibile con SIgma USB Dock, mentre per l'aggiornamento vero e proprio del firmware invitiamo a seguire i link riportati, rinnovando i consigli di prestare la massima attenzione durate l'operazione.

L'azienda assicura inoltre che tutte le ottiche vendute da oggi in poi saranno già aggiornate e per riconoscere quelle aggiornate da quelle che non lo sono, per ovvi motivi di magazzino, è stata realizzata una speciale etichetta "D5300 compatible".


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Primi test di Moto G mostrano prestazioni in linea con Nexus 4 e Galaxy S3, a 199€

Written By Unknown on Selasa, 19 November 2013 | 15.36

Un membro del popolare forum XDA-Developers ha analizzato le prestazioni del nuovo Motorola Moto G, interessante soluzione della società americana proposta ad un prezzo d'accesso decisamente concorrenziale. Inoltre jonmorris, questo il nome dell'utente, ha divulgato alcune informazioni sulla batteria, e informato della funzione Trusted Devices, che sopperisce alla mancanza del modulo NFC quando collegato un accessorio via bluetooth per disabilitare la schermata di blocco.

Motorola Moto G

I benchmark sono stati effettuati con AnTuTu, in cui il Moto G palesa un punteggio di 17.263 punti, che lo pone in vantaggio rispetto al Nexus 4, e solo leggermente dietro ad uno dei migliori top di gamma della precedente generazione, il Galaxy S III di Samsung. Quelli mostrati in questa prima analisi sono risultati decisamente interessanti, soprattutto se consideriamo il prezzo di Moto G, di 199€ nel mercato italiano, e la componentistica hardware adottata.

Moto G è dotato infatti del processore Qualcomm Snapdragon 400 da 1,2GHz, la cui CPU è basata su architettura Cortex-A7, progettata con un occhio di riguardo al consumo energetico piuttosto che alle performance pure. Fra le altre caratteristiche troviamo 1GB di RAM e GPU Adreno 305 da 450MHz, mentre il display da 4,5" vanta una risoluzione HD da 1280x720. Moto G sarà dotato di Android 4.3 Jelly Bean al lancio, ma l'aggiornamento per la versione 4.4 KitKat è atteso per i primissimi periodi del 2014.

Motorola Moto G: benchmarkMotorola Moto G: autonomia

L'utente ha riportato, come detto sopra, informazioni riguardo all'autonomia del dispositivo: secondo l'applicazione utilizzata, Moto G consuma in media 1% della batteria residua ogni 10 minuti, mentre dovrebbe "resistere" circa 20 ore su una singola carica. Secondo quanto affermato dallo stesso jonmorris, Moto G sembra durare più di Nexus 5.

Si tratta di informazioni preliminari di un dispositivo che appare interessante sulla base di un prezzo che fa gola, tuttavia è meglio attendere una recensione approfondita prima di poterci fare un'idea sul nuovo smartphone economico della società americana.


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Opera Next 18

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Opera Next 18 nella versione per Windows mette a disposizione Webkit, soluzione sviluppata da Google, e prevede l'aggiornamento a Blink. Inoltre, allineandosi alla funzionalità già disponibile su altri browser Opera Next 16 presenta una barra degli indirizzi unificata con lo funzione Search e lo strumento prende il nome di Smartbox. Anche Opera Turbo è stato aggiornato e ora il nuovo "Opera Off-Road" supporta il protocollo SPDY.


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Kinect sull'iPhone? Apple vicina all'acquisizione di Primesense

Written By Unknown on Senin, 18 November 2013 | 15.36

Kinect è una tecnologia incredibilmente interessante per quanto riguarda l'evoluzione dell'interfaccia uomo/macchina sui sistemi informatici, e probabilmente inizierà a diffondersi solamente dopo il rilascio di Xbox One, in cui la presenza "forzata" del dispositivo all'interno della confezione originale della console, ed una sua più capillare presenza all'interno dei salotti delle case dei consumatori, spingerà sempre più sviluppatori a farne uso.

Alla base della realizzazione di Project Natal alla base di Kinect abbiamo PrimeSense, che Apple avrebbe adocchiato per un potenziale acquisto, come riportato recentemente dal quotidiano israeliano Calcalist. Secondo quest'ultimo, infatti, la società con sede a Cupertino avrebbe perfezionato l'acquisizione per la cifra di 345 milioni di dollari, trattativa che verrà ufficializzata nelle prossime due settimane.

PrimeSense ha collaborato con Microsoft nella realizzazione della tecnologia alla base di Kinect per Xbox 360, progettandone i chip e il design interno. Il più evoluto Kinect che troveremo su Xbox One, di contro, è stato progettato e realizzato esclusivamente dal colosso di Redmond, che non ha richiesto collaborazioni a società terze. PrimeSense ha dunque cambiato piani strategici, focalizzando il proprio business su altri ambiti rispetto a quelli più strettamente ludici e domestici, come la robodica e le industrie sanitarie.

Primesense Sensor

Lo stesso Calcalist aveva divulgato alcune prime indiscrezioni sul potenziale acquisto di PrimeSense da parte di Apple nel mese di luglio per una cifra stimata allora di 280 milioni di dollari. Si tratta della seconda compagnia israeliana a cui la società della Mela si mostra interessata negli ultimi periodi: nel gennaio del 2012 Apple ha perfezionato infatti l'acquisto di Anobit, per una spesa complessiva di circa 400 milioni di dollari.

Le finalità dell'acquisizione da parte di Apple di una società che si occupa di tecnologie per la scansione tridimensionale dell'ambiente circostante appaiono ovvie, soprattutto se poste in parallelo con l'ipotetico rilascio di AppleTV, pianificato attualmente per il 2015. Apple non è nuova a questo tipo di acquisizioni che precedono il lancio commerciale di un prodotto: prima di rilasciare iPhone 5S con il suo sensore biometrico per la scansione delle impronte digitali (Touch ID), la società di Cupertino aveva perfezionato l'acquisizione di Authentec, azienda alla base di numerose tecnologie hardware volte alla sicurezza dell'utente.

Primesense ha deciso di non commentare sulla notizia: "Siamo concentrati sulla costruzione di una società profittevole, portando le nostre tecnologia di rilevamento tridimensionale e di interazione naturale al mercato di massa su dispositivi mobile e nelle case dei consumatori", è stata la risposta di un portavoce della società riguardo alla notizia dell'acquisizione da parte di Apple. "Non commenteremo su cose che riguardano i nostri partner, clienti o potenziali clienti e preferiamo non discutere su indiscrezioni o indiscrezioni riciclate".

Lo stesso AllThingsD ha smorzato l'entusiasmo sulle notizie degli ultimi giorni sostenendo che Apple sia in trattativa con Primesense, ma che l'accordo sia anche lungi dall'essere completo, a differenza da quanto riportato dalle fonti israeliane nei giorni scorsi.


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Samsung progetta uno smartphone Galaxy con display flessibile a tre facce

Samsung spinge sempre più verso le tecnologie di display OLED flessibili. Nel corso della giornata, Bloomberg ha dichiarato che già alcune varianti dei successori di Galaxy S4 o Galaxy Note 3 potranno utilizzare un'evoluzione della tecnologia proprietaria nota con il nome di Youm, ma è altrettanto probabile che Samsung possa rilasciare una nuova famiglia di dispositivi accomunati dall'adozione di pannelli flessibili.

Samsung, display wraparound avvolto

Questa permetterà la realizzazione di un terminale il cui display è letteralmente avvolto sulla sua scocca: fonti interne parlano di un pannello basato su tre facce contrapposte che permettono agli utenti di leggerne i contenuti anche quando il dispositivo è posizionato ad angoli di visuale estremi. Non si conoscono ancora le date esatte della diffusione della nuova tecnologia, ma attualmente si parla di un annuncio nella seconda metà del 2014.

I primi prototipi di pannelli flessibili basati su AMOLED erano previsti per il debutto nel 2012, tuttavia le difficoltà in fase di produzione hanno fatto slittare di parecchi mesi l'adozione su modelli proposti su scala globale. Un primo timido esempio dei nuovi pannelli flessibili è già disponibile con Samsung Galaxy Round ed LG G Flex, dispositivi che vantano altre tecnologie interessanti ma che comunque saranno per lunghi periodi disponibili solamente in quantità limitate.

Al momento attuale non sembra che gli utenti siano particolarmente interessati a dispositivi curvi o flessibili, che sembrano essere più un esercizio di stile piuttosto che soluzioni rivolte ad un mercato consumer caratterizzato da grandi numeri. L'implementazione di display curvi e flessibili non ha introdotto inoltre funzionalità altrimenti impossibili, elemento per cui l'interesse dell'utenza sembra ancora tiepido riguardo alle nuove tecnologie.


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Stop alle vendite di HP Chromebook 11 per colpa del caricatore

Written By Unknown on Minggu, 17 November 2013 | 15.36

HP e Google hanno preso la drastica decisione di sospendere momentaneamente la commercializzazione di HP Chromebook 11. L'impopolare iniziativa è giustificata da un problema segnalato da alcuni utenti in merito al surriscaldamento del caricatore fornito in bundle al prodotto.

Nella nota di HP e Google viene fatto riferimento a un ridotto numero di utenti coinvolti, anche se di cifre precise non si è parlato. Per il momento non è stata avviata alcuna procedura di sostituzione ma è solo stata bloccata la vendita di nuovi terminali.

Inoltre, HP e Google fanno sapere che utilizzando un caricatore con connettore micro USB di terze parti è possibile ovviare al problema evitando cioè il potenziale surriscaldamento dell'accessorio. Questo dettaglio non è certo una consolazione, ma comunque rivela - se mai ce ne fosse bisogno - quanto l'adozione di standard ampiamente diffusi sul mercato offra maggior flessibilità in caso di problemi.

Questo problema non aumenta di certo la popolarità di Chromebook, un progetto che in passato ha fatto registrare solo una timida accettazione da parte di una ristretta quantità di utenti.


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Wolfram annuncia Wolfram Language: un linguaggio di programmazione per 'modellare il mondo'

Steven Wolfram è conosciuto per essere il fondatore di Wolfram Research Inc., società alla base di Wolfram Alpha, il motore di ricerca attualmente solo in lingua inglese che può rispondere a domande poste nel linguaggio naturale e risolvere problemi matematici complessi. Su questo si basano alcune funzionalità di Siri, l'assistente vocale di iPhone ed iPad, soprattutto per le parti basate sulla soluzione di calcoli matematici.

Il fisico e matematico britannico ha annunciato il "più grande progetto" mai pensato dalla società, ovvero una sorta di linguaggio di programmazione che permetterà la realizzazione di un'idea in tempistiche impensabili ad oggi: "Si tratta di un modo di prendere un'idea e realizzare un progetto finito e usabile in un periodo incredibilmente breve", scrive lo stesso Wolfram sul suo blog. Si chiama Wolfram Language, ed è la più grande evoluzione del motore che è stato utilizzato fino ad ora all'interno del popolare software Mathematica da oltre 25 anni.

Steven Wolfram

"Recentemente è successo qualcosa di incredibile. Abbiamo capito come prendere tutto quello che abbiamo studiato in tutti questi anni, tutta la tecnologia che abbiamo prodotto, per creare qualcosa ad un livello del tutto nuovo", si legge tra le pagine del blog del matematico. "La potenza di ciò che stiamo creando continua a sorprendermi. Ma già penso che sia chiaro che questo cambierà in maniera profonda il mondo tecnologico, e non solo".

L'obiettivo di Wolfram è quello di produrre un linguaggio che introduce metodiche semplici per eseguire regolarmente operazioni complesse, come creare grafici, elaborare immagini o per la comprensione del linguaggio naturale: "Diventerà banale scrivere un programma che fa uso dei risultati in borsa di una società, che calcola la prossima alta marea, che genera una mappa stradale, o altre cose fra le più disparate", scrive nel blog. Sostanzialmente si tratterà di un linguaggio di programmazione general-purpose, come C++ o Java, che può essere dunque utilizzato per creare tipologie di applicazioni differenti.

A differenza di molti altri linguaggi, Wolfram Language non si baserà su librerie esterne per aumentare le possibili funzionalità, ma già gran parte delle funzioni saranno integrate al suo interno: "In un certo senso all'interno di Wolfram Language avremo un modello computabile del mondo", scrive il suo creatore. La società sta realizzando anche un servizio chiamato Programming Cloud, che permetterà agli sviluppatori di creare ed inserire le proprie applicazioni direttamente sul web: "È nostra intenzione rendere Wolfram Language accessibile alla più folta schiera di utenti possibile."

Oltre all'uso generico, Wolfram Language permette logicamente di evolvere lo sviluppo di Mathematica. È previsto il lancio di Mathematica Online, che permette di eseguire intere sessioni all'interno di una pagina web. Le novità dovrebbero essere disponibili a breve, tuttavia non è ancora nota una data di rilascio pubblica. Steven Wolfram ha dichiarato che informazioni più dettagliate e specifiche verranno rilasciate entro la fine dell'anno, facendo notare più volte di non poter entrare più nel dettaglio all'interno del suo blog: "Quello che posso già dire è che quello che sta per succedere è il nostro più grande progetto tecnologico di sempre."


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Lo smartphone Jolla in vendita a partire dal 27 novembre, a 399€

Written By Unknown on Sabtu, 16 November 2013 | 15.36

Un nuovo competitor si sta finalmente affacciando sul mercato mobile, attualmente cannibalizzato da iOS e Android, ma occupato da interessanti alternative quali possono essere Windows Phone e BlackBerry OS. Il nuovo smartphone Jolla utilizzerà un software operativo differente rispetto al passato, chiamato Sailfish OS.

Jolla

La società aveva presentato la piattaforma l'anno scorso, realizzata da alcuni ex-dipendenti Nokia che hanno continuato lo sviluppo di MeeGo per creare un nuovo sistema operativo mobile per smartphone, tablet e smart TV. Avevamo riportato le caratteristiche del sistema in questa pagina.

Le specifiche tecniche di Jolla erano state rilasciate lo scorso settembre attraverso la pagina Facebook della società, che ha diramato ieri tramite Twitter le prime informazioni riguardo alla data di rilascio ad Helsinki, in Finlandia. Lo smartphone sarà disponibile a partire dal 27 novembre e distribuito dall'operatore telefonico DNA.

Al suo interno troviamo un processore dual-core Qualcomm Snapdragon 400 da 1.4GHz, 1GB di RAM e 16GB di storage espandibili tramite slot microSD. Previsto il supporto alle connettività di rete LTE, una fotocamera da 8MP con flash LED, il tutto alimentato da una batteria da 2100mAh che, a fronte delle caratteristiche hardware integrate, dovrebbe garantire un'ottima autonomia operativa.

Per fruire dei contenuti web è stato sviluppato Sailfish Browser 1, basato sullo stesso Gecko Engine 20.0 di cui fa uso anche Firefox for mobile. Come avevamo riportato precedentemente, Jolla sarà proposto sul mercato al prezzo di 399€: si tratta di un costo effettivamente elevato rispetto ai canoni a cui ci hanno abituato altri produttori, soprattutto se consideriamo che allo stesso prezzo troviamo Nexus 5 da 32GB con hardware di livello sensibilmente superiore.

Jolla tuttavia annovera un sistema operativo del tutto nuovo, nove colori differenti per la scocca posteriore e la possibilità di scegliere quali app installare nativamente sul dispositivo. Inoltre, Jolla è destinato ad avere volumi di vendita inferiori rispetto ad altri prodotti più blasonati, elemento che consente di avere margini di guadagno sensibilmente inferiori alla società produttrice.


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Technical Consumer Goods, il mercato italiano si contrae nel terzo trimestre

GfK TEMAX ha pubblicato i risultati di una analisi condotta sul mercato Technical Consumer Goods in Italia per il periodo luglio-settembre 2013: si tratta di un resoconto incentrato sull'intero mercato dei beni di consumo elettrico/elettronici, ampia categoria che comprende oltre ai normali dispositivi CE ed IT anche gli elettrodomestici.

Nel complesso si registra un fatturato di 4,27 miliardi di Euro con un calo del 2,3% rispetto al medesimo trimestre del 2012, una fase di negatività che dovrebbe comunque risolversi già a partire dal quarto trimestre in vista delle vendite natalizie e, speranzosamente, anche nel prossimo anno sulla base delle previsioni ISTAT che stimano il PIL italiano in leggera crescita.

Osservando i dati nel dettaglio, riportati nella tabella sotto, è possibile trarre un quadro piuttosto chiaro dell'andamento del mercato in Italia. Il comparto della telefonia, ad esempio, fa segnare una crescita del 12,7% dovuta principalmente alla salute del settore smartphone che fa da volano all'intero settore. L'andamento positivo degli smartphone traina anche tutto il comparto degli accessori. E' comunque opportuno osservare che il mercato sta giungendo alla saturazione, causando un rallentamento dei tassi di crescita in un settore pur molto dinamico e vivace. Di contro sono i "mobile phone" (ovvero i telefoni cellulari "non evoluti" che fanno segnare una tendenza negativa dimezzando il valore rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

Rispetto al terzo trimestre 2012 è invece in flessione il comparto "Information Technology", dopo aver registrato una crescita nei primi due trimestri dell'anno. Un comparto comunque dalle varie sfumature, con la contrazione, da un lato, dei prodotti hardware più tradizionali in attesa di nuovi lanci di prodotti e dispositivi ibridi che uniscano più potenza, connettività e mobilità. Dall'altro lato si registra invece la crescita dei prodotti ultramobile e sostanzialmente votati alla fruizione dei contenuti, come Mediatablet ed E-Reader. In questo caso GfK sottolinea una crescita prossima alle 3 cifre per la categoria degli e-reader e una crescita non più esplosiva, seppur importante, per la categoria dei Mediatablet che sta entrando in una fase di maturità.

A trainare verso il basso, però, l'intero mercato è l'Elettronica di Consumo con una forte contrazione del 18,4% rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno. Una situazione negativa che coinvolge tutte le categorie di prodotto, a cominciare dai televisori. Qualche segnale positivo solamente dalle categorie "Audio Statico" e "Accessori". Anche per quanto riguarda il comparto "Fotografia" si registra una flessione del 18,6%.


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K-Lite Codec Pack Standard

Written By Unknown on Jumat, 15 November 2013 | 15.36

scheda aggiornata 34 minuti fa

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Raccolta di varie versioni di Codec, per la codifica e decodifica di file audio e video sul proprio sistema. Di seguito il dettaglio delle novità integrate in questa release:

  • Updated MPC-HC to version 1.7.0.203
  • Updated LAV Filters to version 0.59.1-26-g73db2ec
  • Updated Codec Tweak Tool to version 5.7.4
  • Improved detection of NVIDIA Optimus
  • Improved HEVC decoding performance

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K-Lite Codec Tweak Tool

scheda aggiornata 20 minuti fa

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K-Lite Codec Tweak Tool è uno strumento per la ricerca e la rimozione dei codec danneggiati. Se il tool individua un codec danneggiato, fornisce all'utente tutti i dettagli del caso e la possibilità di rimuoverlo dal sistema.


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Indagini su Apple Italia: ipotizzato il reato di frode nella dichiarazione dei redditi

Written By Unknown on Kamis, 14 November 2013 | 15.36

Una tegola cade su Apple Italia: la procura di Milano ha infatti avviato un'inchiesta ipotizzando il reato di frode nella dichiarazione dei redditi per circa un miliardo di euro. Nell'inchiesta compaiono anche due indagati, la cui identità è al momento riservata. La notizia, riportata dall'agenzia stampa Reuters, è stata diffusa da fonti giudiziarie che confermano le indiscrezioni trapelate su l'Espresso.

Le indagini sono state portate avanti dal pubblico ministero Adriano Scudieri e dal procuratore aggiunto Francesco Greco e avrebbero individuato delle irregolarità nella dichiarazione degli imponibili fiscali del 2010 e del 2011: per il primo periodo l'importo sarebbe stato sottostimato di 206 milioni di euro, mentre per il secondo periodo di oltre 853 milioni di euro. Le cifre sono in corso di accertamento e nei giorni scorsi è stata effettuata una perquisizione nella sede di Milano.

L'Agenzia delle Dogane ha compiuto inoltre alcuni accertamenti che hanno evidenziato come i profitti realizzati in Italia da Apple sono contabilizzati tramite la società Apple Sales International con sede in Irlanda, seguendo uno schema ben noto e utilizzato anche in altre parti del mondo (e da altre società) e che ha sollevato anche un'interrogazione parlamentare negli Stati Uniti.

Nel corso della serata di ieri Apple ha diramato una nota ufficiale: "Apple paga ogni dollaro ed euro delle tasse dovute ed è continuamente oggetto di controlli fiscali da parte di governi di tutto il mondo. Le autorità fiscali italiane hanno già sottoposto Apple Italia ad audit nel 2007, 2008 e 2009 confermando la piena conformità ai requisiti di trasparenza Ocse. Siamo certi che l'accertamento in corso giungerà alla stessa conclusione".


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CyanogenMod Installer disponibile su Google Play Store: la mod installabile per tutti

CyanogenMod è divenuta lo scorso settembre una società commerciale vera e propria con ambizioni abbastanza elevate. È stato Kirt McMaster, il cofondatore di Boost Mobile, ad investire 7 milioni di dollari sul progetto, con l'obiettivo di costruire una piattaforma mobile basata su Android da sviluppare con alcuni dei membri storici del team, divenuti dipendenti a tempo pieno.

Come avevamo scritto precedentemente, il primo passo sarebbe stato quello di realizzare un'applicazione che avrebbe reso enormemente più semplice il processo di installazione della CyanogenMod. Si parlava allora della possibilità di installare la popolare ROM non ufficiale all'interno di un dispositivo compatibile mediante la pressione di un unico tasto.

CyanogenMod InstallerCyanogenMod Installer

CyanogenMod Installer è stato rilasciato ieri ed è un'app che permette tuttavia solamente di preparare il dispositivo in cui è installata in modo tale che l'applicazione su desktop (attualmente compatibile solo con Windows) riesca a completare quanto necessario. Quello che fa l'applicazione è in pratica guidare l'utente verso le procedure necessarie per consentire un'installazione pulita della MOD.

Il resto dell'operazione infatti verrà eseguita tramite l'applicazione su desktop, che installerà la Custom ROM all'interno del dispositivo. Al momento attuale CyanogenMod Installer supporta solamente 11 dispositivi, ma non vuol dire che può essere installato solo su questi. Come riportato da PhoneArena, il Nexus 5 è attualmente non compatibile, ma comunque il sito è riuscito ad installare l'applicazione su un'unità in prova.

Fra i dispositivi compatibili troviamo logicamente quelli attualmente più diffusi all'interno della community, come il Nexus S, Galaxy Nexus, Nexus 4, Nexus 7 (entrambe le versioni), Nexus 10, Samsung Galaxy S II, Galaxy S III, Galaxy S4, Note, Note II e HTC One. Probabilmente la novità non risulterà eclatante per gli utenti più smaliziati che già provvedono a sostituire le ROM ufficiali dei propri dispositivi con altre più efficienti, tuttavia si tratta di un grosso passo avanti per il team Cyanogen che adesso può interessare una più folta schiera di utenti con le proprie ROM.

CyanogenMod Installer è disponibile su Google Play Store e può essere scaricato da questo indirizzo.


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APU in sistemi server: una realtà grazie all'ottimizzazione software

Written By Unknown on Rabu, 13 November 2013 | 15.36

Importanti novità sono quelle che AMD ha annunciato alle battute introduttive del proprio APU2013, conferenza che si sta svolgendo in questi giorni a San Jose, California. Dopo aver anticipato data di debutto sul mercato e alcune caratteristiche tecniche della prossima generazione di APU della famiglia Kaveri è la volta dell'ambiente server, nel quale le APU continuano a trovare sempre più spazio.

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Nel corso del 2014 AMD proporrà le CPU Opteron della famiglia Warsaw, soluzioni con un massimo di 16 core per socket che riprenderanno di fatto l'architettura delle CPU Opteron 6300 e Opteron 4300 attualmente presenti sul mercato andando a posizionarsi nel settore dei server a 2 e a 4 socket, adatti all'utilizzo per applicazioni HPC oltre che di private e public cloud.

L'ambito più interessante è però quello delle proposte Berlin e Seattle, indirizzate dall'azienda americana nel settore web e enterprise oltre che nei cluster di tipo services. Quelle Berlin sono APU che entreranno all'interno della famiglia di soluzioni Opteron X, abbinando ai tradizionali core x86 la GPU integrata utilizzata in questo caso per ambiti di GPU computing. AMD segnala come queste soluzioni, a dispetto della potenza di elaborazione della GPU integrata che non è all'altezza di quelle di una scheda dedicata su bus PCI Express, siano molto interessanti in quei contesti server nei quali si voglia massimizzare la densità di elaborazione dei dati.

Si pensi ad esempio a scenari quali quelli di hosted desktop, oppure all'elaborazione di big data e loro conseguente visualizzazione, alle operazioni di trascoding video parallele o all'online gaming remoto: negli ultimi anni varie tipologie di elaborazione tipiche del mondo server hanno iniziato a beneficiare della disponibilità di GPU, velocizzando e specializzando le operazioni di calcolo. In questi ambiti l'utilizzo di server non particolarmente potenti se presi singolarmente ma clusterizzati in elevato numero, forti della potenza di calcolo addizionale messa a disposizione dalla GPU integrata, permette di ottenere un miglior livello prestazionale complessivo soprattutto pensando al consumo dell'intera infrastruttura.

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La sola disponibilità di soluzioni hardware che integrino in modo efficiente CPU e GPU non è tuttavia sufficiente; è indispensabile che il software sia sviluppato in modo da poter beneficiare della presenza di questi due differenti engine di elaborazione. Da questo derivano una serie di iniziative messe in atto da AMD, assieme a sviluppatori software che permettono di meglio sfruttare le GPU nel calcolo parallelo. Un esempio pratico è il lavoro svolto con Oracle per permettere agli sviluppatori Java di scrivere codice che possa venir facilmente eseguito dalla GPU, oppure quello che ha visto AMD e SUSE per abilitare l'architettura HSA con il compilatore GCC.

Tra le altre iniziative sviluppate da AMD con i partner sotware segnaliamo PGI Accelerator Compiler, con l'aggiunta di direttive OpenACC per C, C++ e Fortran in ambienti Linux e Windows, clMath con librerie OpenCL di AMD, ArrayFire 2.0, una libreria matematica che sfrutta la GPU in ambiente Windows o Linux basata su clMath, fino a CodeXL 1.3, la nuova release della suite per gli sviluppatori di AMD sempre disponibile per ambienti Linux e Windows.

Nel momento in cui la base di applicazioni per il mondo server che è compatibile con le GPU continuerà ad estendersi allora le architetture APU troveranno sempre più spazio, non tanto per quegli utilizzi dove vengono richieste le più elevate prestazioni velocistiche assolute quanto per gli ambiti che vedono la ricerca del miglior mix tra performances e consumi dell'intero server, o del cluster di macchine utilizzato.


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Gente accampata, lunghe code fuori dal negozio: non è il lancio di un iPhone, è Sony

Gente accampata, lunghe code fuori dal negozio: non è il lancio di un iPhone, è Sony

"L'interesse suscitato dalle nuove mirrorless full frame da 24 e 36 megapixel Sony Alpha A7 e A7R è davvero elevato: la prima mondiale in Korea vede scene che quasi solo iPhone ha saputo regalare in passato"

Scene di gente accampata nel centro commerciale diversi giorni prima dell'apertura del negozio, una fila di centinaia di persone, la schiera di commessi a fare da picchetto d'onore agli appassionati che si sono garantiti la possibilità di entrare per primi all'interno del punto vendita: non è l'arrivo dei negozi del nuovo iPhone, bensì di un'accoppiata di fotocamere di casa Sony.

In Korea l'arrivo in anteprima mondiale delle nuove mirrorless full frame Sony Alpha A7 e Alpha A7R, da 24 e 36 megapixel di risoluzione, è riuscita a scatenare tutto questo, segno che Sony ha colto nel segno, suscitando un interesse raro da vedere per le sue ultime uscite.

Abbiamo avuto un primo contatto con le fotocamere qualche settimana fa, potete leggere il nostro report a questo indirizzo e farvi un'idea delle potenzialità delle nuove full frame, che portano il formato pieno 35mm in ambito mirrorless.



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Google Play Movies arriva in Italia: ecco quali saranno i prezzi

Written By Unknown on Selasa, 12 November 2013 | 15.36

Google Play Movies è un servizio che permette l'affitto o il noleggio di film o serie televisive, arrivato in Italia proprio nella giornata di oggi, il 12 novembre 2013. Nel Bel Paese manca ancora la sezione delle serie televisive, tuttavia gli utenti italiani possono acquistare o noleggiare i contenuti cinematografici preferiti per la prima volta dal Google Play.

Google Play Film, Italia

Appare chiaro che il colosso di Mountain View voglia ampliare il novero dei suoi servizi in una più grande selezione di paesi possibile, processo iniziato ormai da tempo e che vede come ultima tappa lo scorso 18 settembre con l'apertura di Google Play Dispositivi anche in Italia, elemento che permette l'acquisto dei terminali della famiglia Nexus anche a noi utenti italiani. Google Play Movies è stato lanciato in America nel 2011 ed al momento è disponibile in USA, Regno Unito, Giappone, Canada, Australia, Francia, Spagna, Germania, Corea del Sud, oltre che in Italia.

L'interfaccia dello store è la medesima alla quale ci siamo abituati ormai da tempo con il Google Play Store: le sezioni dividono i film in base ai più venduti, alle nuove uscite, per genere, oppure è possibile scegliere lo studio cinematografico o le varie raccolte disponibili. In Italia su Google Play al momento mancano solo le riviste e le news, oltre all'attivazione delle carte regalo. Una volta che la società avrà completato il roll-out di queste feature, Google Play sarà completo anche nel nostro paese.

I prezzi partono da 2.99€ e 3.99€ per il noleggio di film a definizione standard, mentre il prezzo base per l'acquisto è di 7.99€. La maggior parte dei contenuti noleggiati è disponibile per 30 giorni, o per 48 ore dall'inizio della visione del film. Google Play Film è accessibile tramite smartphone o tablet Android o tradizionalmente tramite browser web da questo indirizzo.


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Dal BlizzCon 2013, Heroes of the Storm, Hearthstone su iOS e Android, e nuovi Warcraft 1 e 2

Un BlizzCon pieno di novità, come ogni anno del resto. Abbiamo già parlato di World of Warcraft Warlords of Draenor, ma Blizzard non si è certo limitata alla sola espansione di WoW, visto che è tornata a parlare di Starcraft, Diablo, del film su World of Warcraft, di Hearthstone e, soprattutto, di Heroes of the Storm, il MOBA con cui lancia la sfida ai mostri sacri del genere League of Legends e DOTA 2.

BlizzCon 2013

Heroes of the Storm permetterà di interpretare tutti i personaggi iconici del mondo Blizzard come Kerrigan, Raynor, Thrall, Arthas e Diablo, all'interno della struttura di gioco tipica del genere, con possibilità di "vestire" il personaggio, di lottare per il controllo delle "lane" e di usare poteri magici come le "Ultimate". Blizzard ha già aperto le iscrizioni per il beta test chiuso che partirà a breve.

HotS avrà una struttura di gioco quasi del tutto speculare a quella dei giochi prima citati, che proviene ovviamente dall'originale DOTA, che era proprio una mod di Warcraft III.

La durata dei match sarà di circa 15 minuti, mentre le ricompense per l'uccisione dei nemici verranno suddivise fra tutti i membri del team. HotS offrirà diverse mappe con obiettivi di volta in volta specifici. Blizzard, inoltre, vuole garantire un'esperienza di gioco proficua per i giocatori di qualsiasi livello di abilità. Nei video che riportiamo in questa pagina potete vedere il gameplay, l'introduzione cinematografica, con la solita qualità a cui Blizzard ci ha abituato, e le interviste al team di sviluppo di Heroes of the Storm.

Ha attirato le attenzioni dei fan anche Hearthstone, che arriverà su iPhone e Android, oltre che su PC e iPad come precedentemente annunciato. Mentre queste ultime due versioni diventeranno disponibili dal prossimo mese, quelle per gli smartphone arriveranno nella seconda metà del 2014. Al momento è in corso il beta test chiuso di Hearthstone, ma presto Blizzard permetterà a chiunque di provare questo interessante gioco di carte collezionabili. Altri dettagli su Hearthstone si trovano qui.

Anche su Starcraft II, Blizzard ha comunicato diverse novità, nella maggior parte dei casi riguardanti il bilanciamento della parte multiplayer. La Patch 2.1 introdurrà il nuovo Calendario degli eventi di Clan e Club, gli Emblemi dei Clan personalizzati, i Mod estensione, aumenterà il livello massimo e introdurrà nuove ricompense, mentre Gli eroi Veggente, Cacciatore dell'Ombra, Mastro d'Arme e Capo Tauren di Warcraft III sono stati completamente rimodellati e saranno disponibili per gli sviluppatori di mappe nell'editor di StarCraft II. La modalità Arcade e le partite amichevoli, inoltre, diventeranno completamente gratuite, il che permetterà a qualsiasi giocatore di iniziare la propria esperienza con Starcraft II. Per i dettagli circostanziati vi rimandiamo a questa pagina.

Si è parlato anche del lungamente atteso film su World of Warcraft, che inizialmente venne affidato a Sam Raimi e che adesso è nelle mani di Duncan Jones, regista di Moon, Source Code e figlio di David Bowie. Il film sarà incentrato sulla guerra tra umani e orchi (Lothor contro Durotan), e apparterà al genere dei "war movie", come Il Gladiatore. La produzione sta cercando di realizzare il maggior numero possibile di set fisici, piuttosto che creare tutto il computer grafica. Gli effetti speciali sono curati dal team che ha creato Hulk per The Avengers. Blizzard ha reso disponibile anche il seguente concept art del film su World of Warcraft.

Concept art del film su World of Warcraft

Infine, si è parlato anche di rivisitazione di Warcraft e di Warcraft II, in modo da renderli compatibili con i PC moderni. "Diversi ragazzi del nostro team stanno lavorando su un progetto parallelo che riguarda i vecchi Warcraft, e stanno cercando di ricrearli secondo la moda di oggi. Siamo fan di Warcraft 1, 2 e 3, e ci piacerebbe riportarli alla luce", ha detto J. Allen Brack, production director di World of Warcraft, al BlizzCon 2013.


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Dall'IMEC il primo semiconduttore FinFET ibrido con silicio e materiali III-V

Written By Unknown on Senin, 11 November 2013 | 15.36

L'IMEC, il centro di ricerca di microelettronica con sede a Leuven, in Belgio, ha affermato di essere riuscita a realizzare il primo semiconduttore 3D FinFET composto in grado di integrare elementi del gruppo III-V e silicio sullo stesso wafer da 300 millimetri. Il processo sviluppato dall'IMEC potrà consentire ai partner produttivi di proseguire con lo scaling CMOS anche oltre i 7 nanometri oltre a permettere la produzione ibrida CMOS-RF e CMOS-optoelectronics.

Con i dispositivi di silicio che si avvicinano ai limiti fisici delle dimensioni atomiche si vanno via via esaurendo le modalità disponibili per incrementare le prestazioni ed abbassare il consumo energetico. L'alternativa in sperimentazione da tempo è l'impiego di materiali ad elevate prestazioni, del gruppo III-V della tavola periodica che consentono, grazie ad una maggiore mobilità elettronica, di aumentare le prestazioni e di spingere ancor più avanti le possibilità di miniaturizzazione.

Intel ed altre realtà del mondo dei semiconduttori stanno già lavorando sull'integrazione con i substrati di silicio dei semiconduttori composti realizzati in arseniuro di indio-gallio (InGaAs) e fosfuro di indio (InP), ma stanno incontrando un grosso ostacolo nella non perfetta corrispondenza del reticolo atomico all'interfaccia tra i due materiali. L'IMEC afferma di aver approntato un processo che combinando diverse tecniche permette di sostituire le "alette" in silicio proprie dei transistor FinFET con strutture corrispettive di InGaAs e InP, superando parte del problema di non corrispondenza del reticolo.

Aaron Thean, responsabile delle attività di ricerca e sviluppo per IMEC, ha spiegato: "Di base sfruttiamo il processo FinFET fino al punto in cui vengono formate le alette e quindi rimuoviamo il silicio da alcune di esse usando uno speciale processo abrasivo vicino alla base dell'aletta, dove incidiamo un percorso per consentire ai materiali III-V di crescere e assorbire i difetti. A questo punto collochiamo i materiali III-V iniziando con l'InP che assorbe circa l'8% della non corrispondenza del reticolo e lo lasciamo crescere interamente, andando poi a recidere ulteriormente e completando l'ultima parte dell'aletta con l'InGaAs".

Secondo quanto affermato da Thean, i partner di IMEC hanno chiesto un ulteriore sviluppo della tecnologia affinché possa essere utilizzabile per i nodi di processo a 7 nanometri tra il 2016 ed il 2018. Tra i partner CMOS di IMEC vi sono realtà quali Intel, Samsung, TSMC, Globalfoundries, Micron, SK Hynix, Toshiba, Panasonic, Sony, Qualcomm, Altera, Fujitsu, nVidia e Xilinx.


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Smartphone e tablet cannibalizzano anche il mercato delle reflex?

È risaputo che gli smartphone stanno cannibalizzando le vendite delle fotocamere compatte: i numeri delle macchine fotografiche di fascia entry level sono in picchiata e i produttori stanno cercando di innalzare il livello di qualità dei prodotti in gamma per differenziarli in modo più netto dai cellulari, prodotti che ormai possono sostituire degnamente una compatta in più di un'occasione.

Stando all'opinione di Christoper Chute, un analista di IDC, questa strategia potrebbe comunque rivelarsi infruttuosa, dato che smartphone e tablet stanno insidiando le vendite anche di prodotti di alta gamma come le reflex. L'opinione nasce dal dato relativo alle fotocamere a ottiche intercambiambili, che secondo le stime IDC in questo anno dovrebbero fa segnare un calo del 9,1%, scendendo da 19,1 milioni dell'anno scorso ai 17,4 milioni di quello in corso. Pare che i consumatori siano più propensi a spendere i propri soldi per l'acquisto di smartphone e tablet, piuttosto che per dotarsi di una nuova fotocamera dalle funzionalità avanzate.

Con gli smartphone sempre più avanzati dal punto di vista fotografico e dotati di un maggiore appeal (lo smartphone all'ultimo grido è un prodotto che riscuote più consenso quando sfoggiato con gli amici rispetto a una fotocamera anche più costosa) e la situazione economica che richiede di selezionare con cura i propri acquisti quando le cifre si misurano in centinaia di euro/dollari, il mercato delle fotocamere di alta gamma dà segni di sofferenza. D'altra parte a livello puramente fotografico quella fetta di pubblico che in passato ha acquistato una reflex per poi utilizzarla solo in modalità P, o addirittura Auto, iAuto, Auto+, probabilmente non ha nemmeno le competenze per apprezzare la differenza di qualità tra le immagini scattate da una fotocamera e un cellulare e preferisce investire i propri soldi in quest'ultimo.

Uno dei siti che in rete riprende la notizia cita sul tema l'opinione Takafumi Hongo di Canon: "Taking photos with smartphones and editing them with apps is like cooking with cheap ingredients and a lot of artificial flavoring. Using interchangeable cameras is like slow food cooked with natural, genuine ingredients.''

Voi cosa ne pensate? Avete in questi ultimi mesi preferito spendere i vostri soldi per stare al passo coi tempi sul fronte smartphone rimandando l'acquisto di una nuova fotocamera di qualità? Ci sono situazioni in cui lo smartphone ormai rende superflua la presenza di una reflex/mirrorless/compatta premium? La possibilità di modificare con programmi avanzati direttamente sullo smartpohne le immagini e di condividerle in modo istantaneo sui social network può essere addirittura un punto a favore di questi ultimi anche in campo fotografico?


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Disponibile il download di Internet Explorer 11 per Windows 7

Written By Unknown on Minggu, 10 November 2013 | 15.36

Da ieri è disponibile per il download una nuova versione di Internet Explorer 11 dedicata al sistema operativo Windows 7. Chi ha già utilizzato Windows 8 e Windows 8.1 avrà potuto notare il buon lavoro fatto da Microsoft nell'implementare le funzionalità touch all'interno del proprio browser, ma le novità legate a Internet Explorer 11 riguardano anche altri aspetti ben più utili su dispositivi non in grado di gestire correttamente le gesture.

In questo post Microsoft presenta alcuni risultati relativi alla velocità offerta dal nuovo browser che in certe situazioni supera Internet Explorer 10 anche del 9%. Sempre secondo i dati forniti da Microsoft il distacco rispetto alla concorrenza e ancora più significativo. Questi test pur avendo un proprio valore in termini assoluti non rappresentato per l'utente finale una tangibile novità, ma orientando la propria attenzione altrove possiamo scoprire altre interessanti caratteristiche.

Con il nuovo Internet Explorer 11 Microsoft porta anche su Windows 7 il motore JavaScript Chakra e viene dato pieno supporto allo standard ECMAScript 6, ciò si traduce in un migliorato supporto delle web application che ormai son sempre più diffuse. Anche WebGL rappresenta un'ulteriore caratteristica di innovazione per Internet Explorer 11 con la possibilità di sfruttare l'accelerazione hardware offerta dalla GPU per il web 3D.

Come segnalato in questo precedente articolo InterneExplorer 11 è in grado di utilizzare la potenza elaborativa della GPU per la gestione della delle immagini in formato JPEG e in questo modo oltre a velocizzare il processo si ha anche una più razionale gestione del consumo energetico, a tutto vantaggio dell'utilizzo su dispositivi mobile. Purtroppo nella documentazione diffusa da Microsoft la scorsa notte non abbiamo trovato riferimenti di tale tecnologia anche per la versione di IE 11 dedicata a Windows 7.

La nuova versione di browser Microsoft è disponibile per il download in 95 localizzazioni a questo indirizzo.


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Trimestre positivo per NVIDIA, ma attenzione al business Tegra

I risultati finanziari di NVIDIA per il terzo trimestre dell'esercizio fiscale 2014 vedono l'azienda americana totalizzare un fatturato di 1.054 milioni di dollari, con un utile netto di 118,7 milioni di dollari equivalente a 20 centesimi per azione.

Il fatturato di periodo è in crescita del 7,9% rispetto a quanto registrato nel trimestre precedente, mentre mostra un calo del 12,5% prendendo quale riferimento i 1.204 milioni di dollari registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. Questo risultato è in parte spiegato dal forte calo di fatturato proveniente dal business delle soluzioni Tegra, a motivo del rinvio nella fornitura di chip Tegra 4 ai partner: le vendite sono state pari a 243,9 milioni di dollari, in calo del 54%.

A dispetto di questo risultato NVIDIA crede che buona parte della crescita futura proverrà proprio da questa tipologia di prodotti: del resto nel trimestre precedente l'azienda americana aveva registrato una crescita di fatturato per la divisione Tegra di ben il 111%,

Il margine lordo è stato pari al 55,4%, dato allineato al trimestre precedente, mentre l'utile netto trimestrale è aumentato del 23,1% rispetto ai 3 mesi precedenti e calato prendendo quale riferimento i 209,1 milioni di dollari del terzo trimestre dell'esercizio fiscale 2013.

Nel commento ai risultati del periodo Jen-Hsun Huang, CEO dell'azienda, ha rimarcato come NVIDIA abbia operato per contrastare il calo di fatturato del settore PC diversificando la propria gamma di prodotti. NVIDIA è al momento impegnata in vari settori con la propria famiglia di soluzioni Tegra a basso consumo, con quello automotive che sta diventando un ambito sempre più interessante per i prodotti di elettronica di consumo, senza per questo tralasciare l'utilizzo di GPU per calcolo parallelo all'interno di centri di calcolo.

Le stime per l'ultimo trimestre dell'esercizio fiscale 2014, coincidente con i mesi di Novembre, Dicembre e Gennaio, prevedono un fatturato trimestrale pari a 1,05 miliardi di dollari con margine operativo lordo che dovrebbe posizionarsi a circa il 54,5%.


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Nexus 5 vs iPhone 5S vs Lumia 1020: fotocamere a confronto

Written By Unknown on Sabtu, 09 November 2013 | 15.36

Come scatta il nuovo Nexus 5? È una domanda alla quale gli utenti interessati al nuovo smartphone cercano risposta. La parte fotografica è diventata via via nel tempo sempre più importante nella scelta di un dispositivo e a pochi giorni di distanza dal rilascio ufficiale sono fioccate online le prime recensioni che paragonano gli scatti del nuovo smartphone con quelli dei modelli già pubblicamente rilasciati.

Iniziamo col dire che Nexus 5 ha una fotocamera dotata di sensore da 8 megapixel con stabilizzazione ottica dell'immagine (OIS), con supporto ad HDR+ e una modalità Photo Sphere rivista e migliorata rispetto al passato. Nelle prime recensioni si nota che la fotocamera offre buoni scatti in condizioni di luminosità ottimali, mentre pecca leggermente, come molti altri dispositivi analoghi, con gli scatti al buio.

Nexus 5, test fotocamera - alto contrasto

Nexus 5, test fotocamera - bassa luminosità

"La qualità delle foto non è troppo scarsa, soprattutto in considerazione delle radici della famiglia Nexus", scrive Phandroid. "Dal momento che le immagini scattate sembrano sempre un po' sbiadite (contrasto e saturazione risultano attenuati), non abbiamo potuto fare a meno di utilizzare il nuovo e potente software di foto-editing di Google per modificare le foto. Di tanto in tanto il bilanciamento del bianco è totalmente impazzito e la qualità dell'immagine non sempre è ottimale in casi del tutto simili fra di loro."

L'accesso alla fotocamera, secondo Phandroid, avviene con un fastidioso ritardo, tuttavia Google è al lavoro per il rilascio di un aggiornamento che dovrebbe correggere il problema.

Nokia Lumia 1020 vs Nexus 5 - test fotocamera

Sopra: Nokia Lumia 1020, Sotto: Google Nexus 5

AAWP ha invece confrontato la qualità degli scatti del nuovo Nexus 5 con il miglior smartphone presente in commercio dal punto di vista fotografico, Nokia Lumia 1020. I risultati logicamente pongono in netto svantaggio il nuovo Nexus rispetto alla controparte finlandese, che di fatto è un cameraphone vero e proprio incentrato sull'innovativo sensore PureView da 41MP.

Nokia Lumia 1020 vs Nexus 5 - test fotocamera

"Anche senza considerare lo zoom PureView o il flash allo Xenon, entrambe caratteristiche esclusive di Nokia Lumia 1020, è chiaro che di base le foto di quest'ultimo hanno una fedeltà cromatica, meno rumore e più dettagli rispetto ai risultati ottenuti da Google Nexus 5", si legge sul sito tematico. "L'enorme sensore del 1020, più il sistema di oversampling, garantisce questi risultati, dal momento che Nexus 5 adotta un tradizionale sensore da 1/3 pollici".

Di seguito riportiamo la galleria della disamina di AAWP e Phandroid.

Le foto a risoluzione intera possono essere visualizzate all'interno delle pagine delle recensioni originali.


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Roccat Power-Grid trasforma lo smartphone in un centro di controllo per il PC

Questa app gratuita per i dispositivi iOS e Android permette di mantenere costantemente il controllo della situazione interna al PC, senza lasciare l'esperienza di gioco principale. Fra le tante funzionalità, l'utente può monitorare il carico di lavoro della CPU e la sua temperatura, ma anche l'uso della rete e dei dischi rigidi, oltre che dei supporti ottici.

Roccat Power-Grid

Dall'app si può cambiare il volume del sistema audio collegato al PC e regolare il microfono, il tutto potendo personalizzare questi parametri per i singoli programmi. Ma il menu di base dell'app può essere personalizzato, mettendo in ogni tab i controlli che più frequentemente vengono utilizzati. Le personalizzazioni possono essere effettuate tramite il software che Roccat fornisce a corredo dell'app.

I giocatori possono creare layer di comandi personalizzati e inserirli nell'app, ma anche condividerli con altri giocatori che usano Power-Grid. Ad esempio, si possono creare delle macro per StarCraft II o un timer che avverte i giocatori di League of Legends quando sta per apparire il prossimo buff. Power-Grid permette anche di associare delle azioni in-game a tasti sull'app, in modo da interagire direttamente da terminale remoto.

Si possono gestire anche i servisti di instant messenger, e continuare così le conversazioni mentre si gioca. Ma non manca l'opportunità di seguire i feed o di usare TeamSpeek tramite l'app.

Per il momento Power-Grid è in versione open beta, ma è già dotata delle funzionalità elencate e non presenta problematiche di particolare rilievo. Nel 2014 Roccat amplierà il supporto e fornirà ulteriori accessori.


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